Intervista Flash: La Faida

Immagine di La Faida La Faida è il nome di un nuovo progetto che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. Jerico ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo cosa hanno da dire!

 

Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

La Faida nasce a Los Angeles nel gennaio 2020, dall'incontro, allo storico live club Whisky a Gogo, di cinque musicisti, che stavano suonando in formazioni diverse. Scocca una vera e propria scintilla che li porta, successivamente, a collaborare e dare vita al progetto. Successivamente la band si esibisce come band di apertura per il tour nel sud Italia della Strana Officina e lavora alla produzione di un singolo con Pietro Foresti, che esce nel febbraio 2022 per Universal Music Italia, accompagnato da un videoclip. La Faida esprime, attraverso i proprio brani, la riluttanza e la voglia di cambiare rotta rispetto ad un mondo afflitto da discriminazioni, pregiudizi e odio.rn

Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Il sound della band richiama l'hard rock vecchio stampo stile Zeppelin, Guns e Skid Row con contaminazioni cantautorali, rap e punk, il tutto espresso col cantato in italiano.

So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Malamore, prodotto da Pietro Foresti e distribuito da Universal Music Italia è uno dei primi brani scritti dalla band e, come la gran parte dei nostri pezzi, scritto durante i vari lockdown. Malamore è un viaggio delicato attraverso il sentimento dell'amore, minato da difficoltà, cadute, dolori, pregiudizi e discriminazioni talmente forti da andare a nascondere l'amore stesso. Essere affissati dai dubbi, ma con la speranza che se l'amore è vero, alla fine vince sempre.

La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Ci chiamiamo Faida perché, attraverso la nostra musica, vogliamo fare giustizia e vendicare tutto l'odio, la discriminazione, il pregiudizio e lo sfruttamento, su tutti i fronti, che infetta questo mondo. Non siamo gli unici ad aver vissuto tutto questo, e cerchiamo, attraverso la musica, di dare voce a chi voce non ne ha, per quel che possiamo.

Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Che vi è tantissimo potenziale inespresso per mancanza di una cultura e organizzazione che non valorizza i nostri talenti. L'Italia è piena di band validissime, solo che lo spazio non si è riuscito mai a trovare per esplodere.

La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Ogni esperienza, che sia positiva o negativa, è un momento di discussione, crescita, confronto. Non cancelliamo niente perché ogni cosa ci ha portato a quel che siamo oggi. Dalla nostra formazione al Whisky a Gogo, dalla scelta di scrivere in italiano per poter comunicare in maniera diretta con la gente, dalle difficoltà enormi incontrate al lockdown, dalla forza che la musica può darti per superare questi problemi che sembrano insormontabili. Alla fine è una questione di attitudine, mentalità e passione, e fare damnatio memoriae, anche delle cose negative, è di per se forse la cosa più negativa di tutte.

Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale?

Non è tanto internet in sé il problema, perché è un veicolo stupendo, una vera a propria rivoluzione totale. Il problema, come spesso accade, sta nell'organizzazione e nell'uso che se ne fa. rnPiù che un ritorno al passato, è ora di guardare al futuro e capire come si possa usare internet nella maniera più ottimale possibile senza che il guadagno vada ai soliti noti.

Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Ne ascoltiamo davvero tanti, soprattutto di musica emergente, proprio perché è ora di non guardare nostalgicamente al passato, ma di capire come possiamo costruire il nostro futuro musicale come scena. CD originali sicuramente di meno, ma alla nostra collezione non mancano né i classici, né le nuove proposte!

Cosa vuole fare il vostro gruppo da grande?

Poter essere un esempio per chi si sente inadeguato, bullizzato, poter dare forza attraverso la musica, poter davvero dire qualcosa con la nostra musica, al di là della fama, del successo, questa sarebbe una grande vittoria per noi tutti. L'arte serve a creare spaccature di verità in un mondo che razionalizza la brutalità, vogliamo essere quel coltello che squarcia il velo, che dà alternativa.

Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Inseguite i vostri sogni, non aspettando che si realizzino, ma lottando ogni giorno per conquistarveli! Non pensate a ciò che dice un certo tipo di gente, non siate schiavi dei pregiudizi e di un certo tipo di odio, coltivate la vostra diversità, perché la diversità è ricchezza!rnrn

Intervista di Jerico Articolo letto 664 volte.

 


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